Le statistiche europee ed italiane degli ultimi anni evidenziano un incremento preoccupante di fatti di violenza, legati per lo più alla cosiddetta micro-criminalità con scopi di rapina, scippo e stupro, ma stanno aumentando anche i fenomeni di bullismo e le aggressioni dovute a “futili motivi” come può essere la lite per un parcheggio, per una precedenza mancata o per uno sguardo troppo prolungato. Sono sempre più diffuse inoltre le aggressioni contro le donne, con atti che vanno dalle "semplici" molestie, allo stalking, allo stupro e all'omicidio.
Non c'è nessuna ragione di vivere nella paura della criminalità e della violenza, tuttavia vi sono giustificati motivi per prendere le precauzioni necessarie per non farsi cogliere impreparati, o addirittura per non favorire eventuali azioni criminali nei nostri confronti.
La miglior forma di difendersi contro il crimine e la violenza è la prevenzione, cioè la messa in atto di una serie di misure, azioni, comportamenti e insegnamenti, utili a ridurre il rischio di essere coinvolti in simili eventi.
La prima prevenzione viene dalla conoscenza e purtroppo anche qui dobbiamo scontrarci con una desolante realtà: l'informazione è scarsa, frammentaria e spesso sbagliata o fuorviante. Le emozioni si mischiano alle polemiche e al pontificare pomposo di "tuttologi" ed esperti improvvisati che fanno più danni che altro, così il cittadino rimane confuso e senza indicazioni precise riguardo ad un sano e realistico comportamento preventivo.
Si confondono la sicurezza personale e l'autodifesa con l'acquisto di un'arma, di un cane feroce o sull'apprendimento di qualche tecnica "alla Karate-kid" che in realtà non sono altro che soluzioni parziali e valide solo in determinate situazioni e contesti.
Quello che manca è una cultura e una tecnica della sicurezza che permettano di affrontare il problema nella sua globalità e senza sconvolgere la nostra vita e le nostre abitudini e soprattutto senza farci vivere nella paranoia.
Esistono numerosi sistemi di auto-difesa, molti dei quali sono incompleti o parziali e quasi tutti basati su una approccio di tipo “fisico”. Arti marziali, armi più meno lecite, bombolette di spray uricante, cani feroci...
Questo tipo di approccio è, in realtà, poco adeguato, poco elastico, pericoloso e in sostanza fallimentare.
Ci sono delle situazioni (molto poche: meno del 10%) nelle quali è necessario il ricorso alla violenza per difendersi, ma nella stragrande maggioranza dei casi è possibile – e conveniente! - ricorrere ad altri sistemi, più sicuri ed efficaci.
Il Metodo S.I.A. (Sistema Integrato di Auto-protezione) è un sistema completo di autodifesa basato ampiamente sulla prevenzione e sull'utilizzo di tecniche non violente per prevenire, evitare e gestire qualsiasi situazione a rischio.
Anche nel S.I.A. è prevista un'efficace forma di autodifesa “fisica” ma come abbiamo visto essa è considerata come l'ultimo disperato tentativo di difendersi quando tutti gli altri mezzi hanno fallito.
Prima di arrivare all'uso della violenza è possibile fare moltissimo ed è quello che si imparerà nei nostri corsi.
Per maggiori informazioni, consultare le pagine elencate sulla colonna di destra.
Non c'è nessuna ragione di vivere nella paura della criminalità e della violenza, tuttavia vi sono giustificati motivi per prendere le precauzioni necessarie per non farsi cogliere impreparati, o addirittura per non favorire eventuali azioni criminali nei nostri confronti.
La miglior forma di difendersi contro il crimine e la violenza è la prevenzione, cioè la messa in atto di una serie di misure, azioni, comportamenti e insegnamenti, utili a ridurre il rischio di essere coinvolti in simili eventi.
La prima prevenzione viene dalla conoscenza e purtroppo anche qui dobbiamo scontrarci con una desolante realtà: l'informazione è scarsa, frammentaria e spesso sbagliata o fuorviante. Le emozioni si mischiano alle polemiche e al pontificare pomposo di "tuttologi" ed esperti improvvisati che fanno più danni che altro, così il cittadino rimane confuso e senza indicazioni precise riguardo ad un sano e realistico comportamento preventivo.
Si confondono la sicurezza personale e l'autodifesa con l'acquisto di un'arma, di un cane feroce o sull'apprendimento di qualche tecnica "alla Karate-kid" che in realtà non sono altro che soluzioni parziali e valide solo in determinate situazioni e contesti.
Quello che manca è una cultura e una tecnica della sicurezza che permettano di affrontare il problema nella sua globalità e senza sconvolgere la nostra vita e le nostre abitudini e soprattutto senza farci vivere nella paranoia.
Esistono numerosi sistemi di auto-difesa, molti dei quali sono incompleti o parziali e quasi tutti basati su una approccio di tipo “fisico”. Arti marziali, armi più meno lecite, bombolette di spray uricante, cani feroci...
Questo tipo di approccio è, in realtà, poco adeguato, poco elastico, pericoloso e in sostanza fallimentare.
Ci sono delle situazioni (molto poche: meno del 10%) nelle quali è necessario il ricorso alla violenza per difendersi, ma nella stragrande maggioranza dei casi è possibile – e conveniente! - ricorrere ad altri sistemi, più sicuri ed efficaci.
Il Metodo S.I.A. (Sistema Integrato di Auto-protezione) è un sistema completo di autodifesa basato ampiamente sulla prevenzione e sull'utilizzo di tecniche non violente per prevenire, evitare e gestire qualsiasi situazione a rischio.
Anche nel S.I.A. è prevista un'efficace forma di autodifesa “fisica” ma come abbiamo visto essa è considerata come l'ultimo disperato tentativo di difendersi quando tutti gli altri mezzi hanno fallito.
Prima di arrivare all'uso della violenza è possibile fare moltissimo ed è quello che si imparerà nei nostri corsi.
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