Da qualche anno si fa un gran parlare di questo sistema di autodifesa israeliano, adottato anche da numerose forze armate e di polizia, in primis quelle israeliane. Dunque sembrerebbe che il Krav-Maga sia IL sistema ideale per l'autodifesa, giusto? No, sbagliato!
Per prima cosa il Krav-Maga utilizzato dall'esercito israeliano è MOLTO diverso da quello insegnato alla gente comune nelle varie palestre commerciali.
Seconda cosa, il krav "civile" è troppo "situazionale" e ci sono semplicemente troppe scelte da fare in caso di aggressione, del tipo: "se lui vi afferra per il collo, voi dovete fare così e così, se vi da un pugno dovete fare cosà, se invece vi afferra per un braccio dovete fare costà...".
Questo tipo di approccio NON funziona in caso di un'aggressione reale. Come fa un povero cristo a ricordarsi tutte queste cose? E se l'aggressore fa qualcosa di diverso? Non si può avere una difesa separata se ti afferrano il polso, una difesa separata se ti afferrano la pistola (nel caso di forze dell'ordine), una difesa separata se ti afferrano la gola, una difesa separata se ti afferrano la giacca...
Un approccio di questo genere viola inoltre una precisa regola fisiologica e cioè:
Il tempo necessario per reagire e prendere una decisione va al passo col numero di opzioni o di scelte che avete a disposizione.
Più queste sono numerose e più lento sarà il tempo di reazione.
In caso di aggressione reale, poi, l'effetto dell'adrenalina vi manderà semplicemente in tilt!
Un famoso istruttore cino-americano (mi pare fosse un certo Bruce Lee) ebbe a dire: « Io non temo l'uomo che ha praticato 1.000 tecniche diverse, temo invece l'uomo che ha praticato una sola tecnica 1000 volte.». Come dargli torto?
Terza cosa, quasi tutte le tecniche del Krav "civile" utilizzano le abilità motorie fini. Il problema è che questo tipo di tecniche funzionano perfettamente in palestra ma (purtroppo c'è sempre un ma a questo mondo!) NON funzioneranno in caso di un aggressione reale, quando avremo i livelli di noradrenalina alle stelle. Se qualcuno ha dei dubbi su questa lapidaria affermazione, può leggersi il mio vecchio post. Questa è semplicemente fisiologia e NESSUNO ne è immune.
Infine (anche se in realtà ci sarebbero diverse altre cose da dire), quasi tutte le lezioni partono pressapoco così: "L'aggressore vi tira un pugno...", oppure: "L'aggressore vi afferra per la gola...", ma da dove è sbucato questo aggressore, da una nuvoletta di fumo? Come ha fatto ad arrivare così vicino per afferrarvi? Perchè non è stato "abbattuto" prima di arrivarvi addosso? Come ha fatto ha violare così impunemente la vostra Zona Rossa? Evidentemente c'è qualcosa che non va in questo approccio...
Ultima ciliegina: un video pubblicitario di una palestra di Krav statunitense, dove si riassumono tutti gli errori concettuali che abbiamo visto finora.
Ah, un consiglio: NON cercate di applicare queste tecniche in caso di aggressione. Rischiereste di finire MOLTO male!
Per prima cosa il Krav-Maga utilizzato dall'esercito israeliano è MOLTO diverso da quello insegnato alla gente comune nelle varie palestre commerciali.
Seconda cosa, il krav "civile" è troppo "situazionale" e ci sono semplicemente troppe scelte da fare in caso di aggressione, del tipo: "se lui vi afferra per il collo, voi dovete fare così e così, se vi da un pugno dovete fare cosà, se invece vi afferra per un braccio dovete fare costà...".
Questo tipo di approccio NON funziona in caso di un'aggressione reale. Come fa un povero cristo a ricordarsi tutte queste cose? E se l'aggressore fa qualcosa di diverso? Non si può avere una difesa separata se ti afferrano il polso, una difesa separata se ti afferrano la pistola (nel caso di forze dell'ordine), una difesa separata se ti afferrano la gola, una difesa separata se ti afferrano la giacca...
Un approccio di questo genere viola inoltre una precisa regola fisiologica e cioè:
Il tempo necessario per reagire e prendere una decisione va al passo col numero di opzioni o di scelte che avete a disposizione.
Più queste sono numerose e più lento sarà il tempo di reazione.
In caso di aggressione reale, poi, l'effetto dell'adrenalina vi manderà semplicemente in tilt!
Un famoso istruttore cino-americano (mi pare fosse un certo Bruce Lee) ebbe a dire: « Io non temo l'uomo che ha praticato 1.000 tecniche diverse, temo invece l'uomo che ha praticato una sola tecnica 1000 volte.». Come dargli torto?
Terza cosa, quasi tutte le tecniche del Krav "civile" utilizzano le abilità motorie fini. Il problema è che questo tipo di tecniche funzionano perfettamente in palestra ma (purtroppo c'è sempre un ma a questo mondo!) NON funzioneranno in caso di un aggressione reale, quando avremo i livelli di noradrenalina alle stelle. Se qualcuno ha dei dubbi su questa lapidaria affermazione, può leggersi il mio vecchio post. Questa è semplicemente fisiologia e NESSUNO ne è immune.
Infine (anche se in realtà ci sarebbero diverse altre cose da dire), quasi tutte le lezioni partono pressapoco così: "L'aggressore vi tira un pugno...", oppure: "L'aggressore vi afferra per la gola...", ma da dove è sbucato questo aggressore, da una nuvoletta di fumo? Come ha fatto ad arrivare così vicino per afferrarvi? Perchè non è stato "abbattuto" prima di arrivarvi addosso? Come ha fatto ha violare così impunemente la vostra Zona Rossa? Evidentemente c'è qualcosa che non va in questo approccio...
Ultima ciliegina: un video pubblicitario di una palestra di Krav statunitense, dove si riassumono tutti gli errori concettuali che abbiamo visto finora.
Ah, un consiglio: NON cercate di applicare queste tecniche in caso di aggressione. Rischiereste di finire MOLTO male!
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