In molti corsi di difesa personale e, purtroppo!, in molti video postati su You-Tube da emeriti “maestri” ed “esperti di autodifesa” si vedono un sacco di, mi si passi il termine, stronzate, specialmente nei cosiddetti corsi di "difesa disarmata contro il coltello". In questo post cercherò di mettere in chiaro la (cruda) realtà delle cose.
Il coltello viene usato principalmente da tre tipi di persone: i bulletti, i delinquenti e gli assassini veri e propri. I primi lo usano per mascherare la propria paura e la propria insicurezza. Lo portano con loro per tirarlo fuori allo stadio o per spaventare qualcuno che “si permetta” di contrastarli in qualche modo. Di per sé sarebbero innocui, ma il fatto che abbiano in mano una lama li rende, di fatto, un pericolo mortale. Anche se il coltello non lo sanno usare ed anche se non hanno intenzioni omicide, ogni lama è un arma estremamente pericolosa.
Il corpo umano è pieno di punti potenzialmente mortali: il cuore, il fegato, la gola, i polmoni... Inoltre un coltello può recidere facilmente un'arteria, portandoci alla morte in pochi secondi. Ad esempio la recisione dell'arteria sub-claviale porta alla morte in meno di quattro secondi!
Le uccisioni di questo tipo avvengono per lo più casualmente e il più delle volte l'assassino non aveva, in realtà, nessuna volontà omicida (anche se alla vittima e ai suoi cari questo importerà ben poco!). In pratica l'omicida ha ucciso per un misto di paura, orgoglio, ignoranza ed imbecillità!
In questi casi però è possibile difendersi, usando un misto di prevenzione, comportamento assertivo e de-escalation. Ingoiando un po' di orgoglio sarà possibile portare a casa la pelle in quanto questo tipo di aggressione non è quasi mai predatoria (a meno che non la rendiamo tale noi!).
Dando a Cesare ciò che è di Cesare, ritorneremo sani e salvi a casa nostra.
Ben diverso, invece, è il caso di chi prende un coltello con reali intenti omicidi.
Qui non esiste de-escalation, che tenga! Non basta andarsene o dare all'aggressore ciò che vuole, qui siamo di fronte ad un caso di violenza predatoria estrema.
Proviamo, per un attimo, a metterci nella testa dell'aggressore e scopriremo alcune cosucce interessanti.
In primo luogo, consideriamo la scelta dell'arma.
Un coltello (o una qualsiasi arma da taglio) è uno strumento che ha due caratteristiche particolari: è "ravvicinato” ed è “personale".
Il coltello è uno strumento di caos feroce e brutale. Per usarlo dovete chiudere la distanza con la vostra vittima, arrivare a contatto fisico e poi, violentemente e con estrema determinazione: pugnalare, sventrare, tagliare, sgozzare... Mentre il sangue schizza da tutte le parti, specialmente addosso a voi.
Non è come una pistola, in cui si ha un certo distacco. No, un coltello è quanto di più personale, brutale e spietato ci possa essere.
Quindi, che tipo di "mentalità" comporta tutto ciò?
State andando a “chiudere il conto” con la vostra vittima, in maniera rabbiosa e veloce, con l'inganno, con la sorpresa o semplicemente con un assalto feroce e brutale. Siete determinato, spietato e, molto probabilmente, pieno di odio e di rabbia.
Questa è la mentalità di usa un coltello per uccidere un proprio simile.
State andando a “farla finita” con la vostra vittima e appena lì, comincerete a pugnalare, tagliare, scannare e sventrare con rabbia estrema, pieni di ferocia e di odio. E non colpirete una sola volta, ma ancora, ancora, ancora, e ancora...
Nessuno potrà fermarvi. NESSUNO! Farete a pezzi chiunque provi a contrastare il vostro assalto omicida. Potrete attaccare ripetutamente con tutta la forza, la velocità e la brutalità che siete in grado di metterci. E questo sarà ulteriormente accentuato dalla rabbia e dall'adrenalina.
Voi sapete che dovete farla finita in fretta, altrimenti la vostra vittima riuscirà a scappare. Il vostro attacco sarà un delirio di odio, di rabbia e di intento omicida.
Non userete solo il coltello, ma potrete usare pugni, calci, morsi, calci, testate, e fare tutto ciò serve per portare a termine il vostro intento omicida, nel modo più feroce e disumano possibile.
A meno che non siate uccisi o disabilitati a titolo definitivo, NESSUNA minaccia o preghiera potrà distogliervi dall'intento di uccidere la vostra vittima.
In realtà, a meno di una disabilitazione immediata, qualsiasi reazione o tentativo di fermarvi sarà inutile.
Siete così carichi di rabbia e di adrenalina che anche se sarete colpiti non sentirete il minimo dolore ed anzi, tutto ciò non farà altro che buttare benzina sul fuoco della vostra rabbia.
La rabbia, l'odio, l'intento omicida e l'adrenalina vi hanno portato a uno stato quasi sovrumano di frenesia e di ferocia!
Anche quando la vostra vittima andrà giù, voi continuerete il vostro assalto omicida e continuerete a pugnalare e pugnalare e pugnalare... Lo prenderete a calci più e più volte. Non vi fermerete fino a quando la vostra esaltazione omicida si sarà placata e la vostra vittima sarà palesemente morta.
Questo è ciò che REALMENTE accade quando un essere umano usa un coltello contro un altro essere umano. Affrontate questa realtà e mettetevela bene in testa.
Troppi istruttori si stanno trastullando col “giochino del coltello” senza nemmeno rendersi conto di cosa la strada abbia in serbo per loro.
Stanno pensando veramente di preparare i loro allievi ad affrontare la realtà di questa violenza estrema e brutale?
O stanno prendendo in giro se stessi e soprattutto gli altri?
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